I time frame
Il principio di frattalità del mercato ci permette sostanzialmente di lavorare allo stesso modo su qualsiasi timeframe. Tuttavia una buona idea è adattare il timeframe al tempo che si può dedicare al trading. Se ad esempio si ha la possibilità di controllare la piattaforma ogni ora allora si può scegliere un H1, mentre se si ha la possibilità di controllarla una o due volte al giorno allora è preferibile optare per il daily, ottimizzando magari i valori su H4. È importante sapere che se si lavora su H1 non sempre le operazioniverranno concluse in 1 ora, e così anche per H4 o daily. Ai neofiti si consiglia a buona ragione di non operare al di sotto del H4 anche se hanno molto tempo a disposizione: è un principio generale quello secondo cui più si estende il timeframe più i grafici saranno puliti e più le analisi risulteranno semplici ed attendibili, mentre i timeframe inferiori richiedono invece molta più esperienza.
Un punto forte delle strategie presentate nella parte V è il loro essere auto-adattive alle condizioni di mercato. Esse risultano inoltre efficaci su qualsiasi time frame, dal 15 minuti per uno scalping veloce, al giornaliero. Questo va tuttavia sempre affermato con riserva: abbassando la scala di osservazione il mercato sarà più erratico e l’analisi meno attendibile, è impossibile sfuggire a questo principio.
Analisi multi-timeframe
Come vedremo in dettaglio più avanti nella parte relativa all’analisi tecnica, è importante utilizzare tutti i timeframe, dal settimanale al daily fino all’h4 o h1 a seconda di quale sia la nostra base operativa. Nei timeframe ampi si individua infatti correttamente la tendenza di fondo e i livelli di supporto/resistenza chiave, quelli in cui il prezzo tenderà ad approdare e su cui tenderà a reagire con più forza, mentre i timeframe di grado inferiore verranno utilizzati per operare dettagliando il set-up ed ottimizzando gli ordini, anche sulla base delle informazioni acquisite dalla panoramica generale.
