Usciamo ora dall’ambito prettamente valutario cercando di effettuare un’analisi che inglobi i differenti mercati. Sulla base dei prezzi battuti sui diversi frame temporali si è in grado di determinare le correlazioni tra le commodities come oro e petrolio e le valute ad esse associate – commoditiy currencies –  come CAD, AUD e NZD. Ancora, allo stesso modo, si determinano le correlazioni tra indici di borsa, commodities e cambi. L’analisi di correlazione intermarket permette di comprendere meglio la natura intrinseca di ogni valuta per sfruttarla con maggior efficacia. Vediamo come.

La correlazione tra attività finanziarie è il rapporto tra i prezzi di due diversi strumenti finanziari calcolato in un determinato periodo di tempo. Che si tratti di valute, azioni, obbligazioni, materie prime o qualsiasi altra attività finanziaria, le relazioni e le correlazioni intercorrenti tra i due asset possono essere analizzate e quantificate.

La correlazione tra gli strumenti finanziari può essere positiva o negativa. Una correlazione si qualifica come positiva quando le due attività finanziarie si muovono nella stessa direzione, per cui se una delle attività sale l’altra attività correlata tende a salire, e lo stesso fenomeno si verifica nel caso scenda.

Viceversa, si parla di correlazione negativa quando un asset aumenta di valore mentre l’altro correlato lo perde.

  1. a) Correlazione positiva: i 2 asset in esame vanno nella stessa direzione
  2. b) Correlazione negativa: i 2 asset in esame vanno in direzioni opposte

Nel caso a) il coefficiente di correlazione sarà contrassegnato da segno + (o nessun segno), nel caso b) da segno  – .

Dobbiamo ricordare che sul mercato le correlazioni sono significative solo se registrano almeno un punteggio superiore a 70 (+70  -70) nel loro specifico coefficiente di correlazione reperibile sui diversi siti di finanza in giro per il web.

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