IL MODERNO FOREX

Fino agli inizi degli anni Settanta il sistema funzionò efficacemente.  La logorante guerra del Vietnam costrinse gli Stati Uniti ad aumentare la spesa pubblica per continuare finanziare l’impegno militare nel sudest asiatico. Il debito americano crebbe a dismisura, e di fronte all’oceano di dollari emesso dalla Banca centrale americana aumentavano le richieste di conversione delle riserve in oro, segnando di fatto la fine del sistema istituito a Bretton Woods.

Il 15 agosto 1971, a Camp David, Richard Nixon annunciò la sospensione della convertibilità del dollaro in oro, in quanto, proprio come spiegato poc’anzi, con le crescenti richieste di conversione in oro le riserve americane si stavano sempre più assottigliando, rischiando di scomparire. La decisione presa unilateralmente dagli Stati Uniti rende bene l’idea di come l’America fosse sempre stata nel pieno controllo dell’intesa di Bretton Woods. Così nel dicembre del 1971 il gruppo dei Dieci (G10 formato da Germania, Belgio, Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia) siglò lo Smithsonian Agreement segnando di fatto la fine di un’epoca. La fine degli accordi di Bretton Woods con la conseguente soppressione della convertibilità totale del dollaro in oro fu per alcuni una dichiarazione implicita di bancarotta da parte del presidente americano Richard Nixon.  Conseguentemente il dollaro venne svalutato e, dopo una breve fase transitoria, si diede il via libera alla fluttuazione dei cambi.  Ma ci vorrà poco per far risalire il dollaro. Nel 1974 i Paesi OPEC decisero di ridurre drasticamente la produzione di greggio dando inizio alla crisi petrolifera. Il prezzo al barile quadruplicò, come quadruplicò anche la domanda mondiale di biglietti verdi, visto che all’epoca il petrolio veniva scambiato soltanto in dollari americani. I Paesi OPEC quindi continuarono a farsi pagare in dollari per poi reinvestirli in banche e titoli di stato statunitensi. Ad oggi il petrolio viene ancora contrattato principalmente in dollari USA. Nonostante gli accordi di Bretton Woods non siano più in vigore da anni il Dollaro americano rimane ancora principale valuta di riserva. Il 51% delle riserve mondiali in valuta estera sono tutt’oggi in Dollari. Questo spiegava anche la natura del biglietto verde prima dell’elezione di Trump.  Di fatto prima che il Tycoon venisse eletto alla presidenza degli Stati Uniti d’America il Dollaro aveva una natura rifugio riconducibile a quanto detto poc’anzi ed alla stabilità e alla forza dell’economia statunitense.

WELCOME EURO

Un noto politico italiano ci ha promesso: “Con l’euro lavoreremo un giorno in meno, guadagnando come se lavorassimo un giorno in più…”. Beh a distanza di anni possiamo tranquillamente affermare che qualcosa è andato storto. Di seguito la storia dell’Europa e dell’Euro.

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