In linea teorica per effettuare un’operazione di trading valutario non è indispensabile avere disponibilità sul conto. Il conto di trading depositato presso il broker funge infatti solo da garanzia di solvibilità degli operatori e quindi dell’intero mercato. L’interesse del broker è lo spread e una volta assicuratosi l’incasso del medesimo dal nostro ordine esaurirà l’interesse verso la nostra posizione. In termini semplici, il broker ci esegue utilizzando le sue disponibilità, sulla base del nostro comando.

Ora, supponiamo diguadagnare 100 pips da un’operazione: come visto prima, realizzarli con il microlotto non è certamente realizzarli con il lotto! Tuttavia se abbiamo un conto ipotizziamo da 10.000€ sarà impossibile comprare o vendere un tasso di cambio per 100.000 unità (lotto). Ma la leva invece ci permette di farlo. Inviamo allora al broker un ordine da un lotto e l’operazione parte senza chiamare in alcun modo in causa il nostro personale conto a deposito il quale, ricordo, funge meramente da garanzia. Il broker ci sta quindi tecnicamente prestando quei soldi.

A chiusura noi avremo realizzato i 100 pips con size 1 lotto interamente prestataci dal broker che contestualmente provvederà a saldare il nostro debito verso di lui e ad accreditarci sul conto il guadagno monetario residuale. E se l’operazione ci va contro? Nessun problema per il broker ovviamente, ma problemi solo per il nostro conto personale su cui verrà esercitata azione di rivalsa. Stiamo perdendo 100 pips, decidiamo di chiudere. Fino a che non chiudiamo la posizione è tuttavia il broker che avendoci prestato i soldi ed avendoci eseguito li sta perdendo per noi. Chiusa la posizione si determina una perdita nel bilancio del broker che verrà immediatamente colmata con le disponibilità del nostro conto. Ancora una volta il broker avrà guadagnato lo spread, avrà saldato automaticamente il nostro debito e non avrà perso alcunché. Il fatidico margin call, cioè la richiesta da parte del broker di aumentare le disponibilità liquide pena la chiusura automatica delle posizioni, scatta nel momento in cui si accorge che a fronte del debito verso di lui contratto il conto a deposito rischia di essere insufficiente. Come detto, il broker non può perdere dalle nostre operazioni e quindi chiuderà le posizioni quando avrà constatato tale circostanza. Ferma restando la logica appena descritta, in realtà con i sistemi telematici moderni ciò che realmente accade è la semplice accensione di una posizione creditoria/debitoria che ha come copertura il conto a deposito. Non avviene infatti mai alcuna uscita di cassa reale al di fuori di quella che si concretizza nel momento in cui un’operazione viene chiusa e il profitto o la perdita vengono accreditati o addebitati.

Quanto velocemente si esauriscono le disponibilità liquide a deposito presso il broker?

Dipende dalla size con cui si è a mercato, ossia dalla leva, calcolata come size/capitale proprio. Nell’esempio qui rappresentato si opera quindi con leva 10. Maggiore è la leva maggiore è la velocità con cui il conto viene intaccato se il mercato gira contro ma allostesso tempo maggiore è la velocità con cui i guadagni maturano se il mercato gira a favore. La leva è quindi misura del rischio e allo stesso tempo del rendimento potenziale.

Grazie alla leva possiamo quindi moltiplicare le nostre disponibilità liquide anche fino a 400 o 500 volte (leva rispettivamente 1:400 e 1:500), cioè possiamo vendere ed acquistare valute anche per 100.000€, 200.000€ o più. Se avessimo un conto da 10.000€ potremmo negoziare addirittura 1.000.000€ con leva 1:100. Interessante, ma pericoloso allo stesso tempo.

Facciamo ancora un esempio molto semplice:

✓ Hai 10.000 euro sul tuo conto trading e grazie alla leva chiedi al tuo broker di

comprare 1.000.000 (10 lotti) di eur/usd a 1,2000. Leva 100.

✓ il giorno dopo il mercato invece di salire è sceso dell’1%, ossia di 120 pips, che con

tale size sono 12.000$ ossia 12.000/1,1880 ≈ 10.000€

Hai perso 10.000 euro, l’intero conto!

Ogni volta che decidiamo di negoziare una quantità di valuta superiore a quella che potremmo permetterci, il broker grazie alla leva finanziaria esegue il nostro ordine ma provvede contestualmente all’accantonamento di una frazione del nostro capitale detta margine.

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