La valuta di sua Maestà

Quando parliamo della Sterlina bisogna prima fare una premessa: esiste una Sterlina prima della Brexit ed una Sterlina dopo la Brexit. Storicamente la divisa britannica ha avuto un carattere prettamente speculativo, molto aggressivo e ben intonato con le fasi di propensione al rischio. Era ed è tutt’ora una valuta che risponde a logiche prettamente finanziarie e questo la rende un asset molto volatile.  Di fatto, prima dell’egemonia del Dollaro americano, la Sterlina era la principale valuta di riferimento per gli scambi internazionali. Questo fino al primo conflitto bellico mondiale.Per quanto riguarda la natura di questa valuta, dopo la Brexit qualcosa è cambiato. La Sterlina ha iniziato un rush ribassista che l’ha portata a minimi che contro il Dollaro americano non venivano toccati dal 1985. L’uscita dall’Unione Europea è stata interpretata dai mercati come un fattore di forte instabilità, tanto da comportare un ingente deflusso di capitali dal Paese. A fare il palio con la Brexit anche le vicende di politica interna che di certo non hanno contribuito a rassicurare gli investitori. Ad oggi, con gli accadimenti recenti, questa valuta è investita da una dinamica assoluta tutta sua e da una volatilità vertiginosa che rende al trader alquanto complicata l’operatività intraday sui cambi che la interessano.

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