Cos’è la moneta?

Sembra scontato, ma pensateci: qual è l’essenza della moneta e perché e come nasce?

Le prime forme di moneta nacquero in Asia minore nel VII secolo a.C. Semplicemente, i lungimiranti popoli che abitavano quelle terre capirono che l’artificio monetario avrebbe contribuito a fluidificare le pratiche commerciali favorendo uno dei bisogni primari connaturati nell’uomo, quello dello scambio. Prima dell’invenzione del conio infatti, gli scambi avvenivano tramite baratto: gli agenti scambiavano un bene per un altro soddisfacendo così le loro necessità di consumo. Questo sistema tuttavia presentava, nella maggior parte di casi, quello che si può definire come problema dell’assenza della doppia coincidenza dei bisogni: non sempre infatti colui che desiderava un paniere di uova, portando nel mercato una cesta di frutta, trovava chi era disposto a scambiare quella cesta col paniere. Era in altre parole difficile trovare sempre una controparte disposta ad effettuare lo scambio. Da qui nacque la moneta. L’intuizione consisteva nell’idea della sua piena convertibilità in altri beni di consumo, una volta ricevuta in cambio di una merce portata al mercato. E così le merci potevano circolare in maniera più rapida e fluida, le inefficienze del baratto erano rimosse e la collettività poteva beneficiare di un aumento dell’intensità degli scambi.

Ad oggi le funzioni assolte dalla moneta, oltre a quella di mezzo di scambio, sono individuabili nelle seguenti tre:

✓ Unità di conto: serve cioè a misurare il valore di un bene

✓ Riserva di valore: la moneta che abbiamo a riserva, per così dire in portafoglio, svolge la sua utilità nel momento in cui andiamo ad acquistare i beni nel mercato, ma al momento è solo valore potenziale, ossia appunto riserva di valore

✓ Regolatore delle posizioni creditorie-debitorie: è il mezzo con il quale gli agenti economici saldano il loro debito netto.

Di per sé come detto la moneta è una delle invenzioni più rivoluzionarie che l’uomo abbia mai prodotto, riuscendo con essa a plasmare le pratiche commerciali e più in generale l’attività dello scambio nella maniera più congeniale alle esigenze di ogni individuo, aumentando così il benessere delle collettività.

Ormai sono lontani i tempi in cui esisteva il baratto: oggi, come noto, è la moneta lo strumento di pagamento che utilizziamo per pagare ed essere pagati.

Credo tu sappia che ogni paese ha una sua moneta (valuta). L’Europa ha l’euro, la Svizzera ha il franco svizzero, la Gran Bretagna ha la sterlina, gli USA hanno i dollari americani, e così via.

Di conseguenza, ogni valuta può essere usata solo per scambi all’interno della sua area di riferimento. L’euro può essere usato solo in Europa, la sterlina può essere usata solo in Gran Bretagna.

Le valute più importanti sono: euro, dollari americani, dollari australiani, dollari neozelandesi, dollari canadesi, sterline, franchi svizzeri, yen giapponesi.

Queste valute sono chiamate “Majors” (principali). Oltre a ciò, le valute nzd, cad, e aud sono chiamate “commodity currencies” in quanto legate a paesi fortemente esportatori di materie prime (Nuova Zelanda, Canada, Australia).

Ogni valuta viene rappresentata da tre lettere. Le prime due indicano il paese che rappresentano e la terza indica il tipo di moneta.

Alcuni esempi:

GB-P GB = Gran Bretagna; P = Pound

CH-F CH = Svizzera; F = Franco

JP-Y JP = Giappone; Y = Yen

EU-R EU = Europa; R = Euro

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