Il saldo della bilancia commerciale

La bilancia commerciale è il documento adibito alla registrazione delle transazioni di beni e servizi da/verso l’estero. In ogni istante, in un paese inserito in una rete internazionale di rapporti commerciali, ci sono merci di ogni genere che entrano e altre che escono. Per le merci in uscita (export) il paese realizza un incasso, per quelle in entrata (import) sostiene una spesa. Se prendiamo a riferimento un certo arco temporale, diciamo un mese, avremo la possibilità di quantificare il flusso in uscita e quello in entrata relativo a quel mese. Se il flusso di import supera in valore quello dell’export avremo che il totale delle spese è maggiore del totale degli introiti e quindi osserveremo un saldo della bilancia commerciale negativo.

Se invece il flusso di export supera in valore quello delle import avremo introiti maggiori delle spese e un saldo positivo. Un paese in disavanzo commerciale (saldo negativo) compra dall’estero più di quanto non venda al resto del mondo: è quindi necessario che prenda a prestito dal resto del mondo la differenza tra il valore delle sue importazioni e quello delle sue esportazioni indebitandosi con l’estero.Ad un aumento del disavanzo commerciale corrisponde quindi un peggioramento della posizione debitoria netta nei confronti del resto del mondo, cioè il paese si sta facendo finanziariamente più instabile: la sua valuta, per questo ed altri motivi connessi alla dinamica commerciale, perde valore. Quando invece si registrano miglioramenti nel saldo della bilancia commerciale (avanzi commerciali) il paese vende al resto del mondo più di quanto non compra e questo si associa a miglioramenti della posizione creditoria netta nei confronti dell’estero: la stabilità finanziaria del paese migliora e la sua valuta acquista valore.

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